FESTIVAL “IL FEDERICIANO” DI ROCCA IMPERIALE: GRANDE ENTUSIASMO, la Prof Antonietta Micali ha rappresento i nostri colori
FESTIVAL “IL FEDERICIANO” DI ROCCA IMPERIALE: GRANDE ENTUSIASMO
Si è da poco conclusa la decima edizione del festival “Il Federiciano” di Rocca Imperiale, contraddistinta da grandi emozioni e importanti novità che hanno lasciato una traccia permanente nella storia personale della manifestazione e in quella del borgo.
Rocca Imperiale ha brillato di luce poetica per nove giorni intensi. La rassegna ha animato la cittadina, rivitalizzando una stagione turistica iniziata in calo in tutto l’Alto Jonio.
Grazie al crocevia di gente proveniente da tutta Italia, Francia, Germania, Venezuela, Argentina e altre nazioni, tra incontri, scambi e amicizie scaturite
in loco, che hanno portato un grande introito sul territorio dell’intero Alto Jonio, la stagione estiva può dirsi salvata dal festival.
A fine rassegna, il brindisi collettivo, con il vino realizzato dalla Cantina Placido Volpone in occasione della decima edizione e offerto dagli organizzatori, ha contribuito ai festeggiamenti di questa edizione straordinaria.
Grazie al crocevia di gente proveniente da tutta Italia, Francia, Germania, Venezuela, Argentina e altre nazioni, tra incontri, scambi e amicizie scaturite
in loco, che hanno portato un grande introito sul territorio dell’intero Alto Jonio, la stagione estiva può dirsi salvata dal festival.
A fine rassegna, il brindisi collettivo, con il vino realizzato dalla Cantina Placido Volpone in occasione della decima edizione e offerto dagli organizzatori, ha contribuito ai festeggiamenti di questa edizione straordinaria.
Per la nostra concittadina . Prof Antonietta Micali, tra le finaliste del premio, questo il suo commento social
"Ci sono incontri che restano. Grazie a tutti i poeti che hanno condiviso la panchina dei versi in piazza dei poeti federiciani.",
Molto emozionanti e suggestivi sono stati anche i momenti dello svelamento delle stele vincitrici, con la processione laica per le strade del borgo, dove in silenzio si attendeva il nome dei vincitori del concorso, che sono stati ben quattro quest’anno: Vincenzo Remia e Alessia Rocco, Vincenzo Paolicelli e Tania Di Malta.

Alla cerimonia era presente il figlio Alessandro Quasimodo che, in un dialogo a due col direttore artistico Giuseppe Aletti, ha appassionato tutti i numerosi astanti. L’altra è stata dedicata al più importante poeta georgiano, già ministro della cultura in Georgia, autore dell’inno nazionale, che si è presentato per l’insigne investitura insieme alla principessa Lali, sua moglie, alla sua traduttrice Nunu Geladze, e a Soso Danelia, ambasciatore per gli Affari straordinari presso il Ministero degli Affari Esteri della Georgia, che hanno esternato parole profonde e di grande peso, seguite da lunghi applausi, suggellando il legame tra la Georgia e l’Italia, nato proprio a Rocca Imperiale grazie a questo riconoscimento.

E poi ancora tanto altro
C’è stata la partecipazione delle scuole dell’Istituto Comprensivo “Federico II” di Rocca Imperiale, Canna, Nocara e Montegiordano, con le poesie composte dagli alunni e presentate nella manifestazione “Federiciano Giovani”, e la seconda edizione del Premio “Heraclea in poesia”, organizzata dagli studenti dell'”Enrico Fermi” di Policoro e presentata durante il festival.
Ci sono state le presentazioni dei libri di Fiorentino Magnone (Il viaggio del tempo) e di Simonetta Ricasoli (Metropolitane celesti) e dell’antologia “Il Paese della Poesia” con la declamazione di Maria Dibattista, presente nel volume, tutte moderate dal poeta torinese Gian Giacomo Della Porta.
Ci sono state le presentazioni dei libri di Fiorentino Magnone (Il viaggio del tempo) e di Simonetta Ricasoli (Metropolitane celesti) e dell’antologia “Il Paese della Poesia” con la declamazione di Maria Dibattista, presente nel volume, tutte moderate dal poeta torinese Gian Giacomo Della Porta.
Un grande successo per Rocca, per tutti gli artisti intervenuti, per il pubblico partecipante, per tutti coloro che gravitano intorno all’evento, per la direttrice della Aletti, Valentina Meola, e per il direttore artistico Giuseppe Aletti, vera star dell’evento.
Ora che sale il giorno (dalla raccolta Ed è subito sera. Poesie, 1942)Salvatore Quasimodo
Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
tramonta nei canali.
È così vivo settembre in questa terra
di pianura, i prati sono verdi
come nelle valli del sud a primavera.
Ho lasciato i compagni,
ho nascosto il cuore dentro le vecchi mura,
per restare solo a ricordarti.
Come sei più lontana della luna,
ora che sale il giorno
e sulle pietre bette il piede dei cavalli!