Conferenza del Prof. Eugenio Guccione sul Venerabile Don Sturzo nel Centenario dell' Appello agli Uomini Liberi e Forti
Invito a partecipare alla conferenza che terrà il Prof. Eugenio Guccione sul Venerabile Don Luigi Sturzo . in occasione del Centenario dell' Appello ai Liberi e Forti, presso la LUTE di Milazzo , il Venerdì 1 Febbraio alle ore 16,30.
Nota del Dott Andrea Nastasi (Ciss )
Nell’annunciare la lezione che il Prof. Eugenio Guccione terrà alla LUTE di Milazzo, Venerdi 1 Febbraio , nella ricorrenza del Centenario dell’ Appello ai “Liberi e Forti “, mi corre il dovere di fare alcune considerazioni sul significato che rappresenta oggi il richiamo della Lezione umana , storico-politica e socio-economica di Don Luigi Sturzo.
Don Luigi Sturzo si contraddistingue nella storia del nostro tempo per due ambiti di impegno “ moralizzare la vita pubblica e portare Dio nella Politica “ : per indicare punti di riferimento per la ricostruzione della vita sociale e morale dell’ Italia, pur tenendo lo sguardo , pensieri ed azione rivolti al mondo. Egli osservava il mondo di allora e non poteva non dire :
“ Se la gioventù si emenda con gli amici e l’inesperienza diviene esperienza , l’ignoranza non può con gli anni divenire sapere senza adeguati studi, né l’abilità può divenire veramente arte senza sufficiente addestramento “ .
Oggi l’Italia presenta l’immagine di un paese in larga parte sfiduciato e diviso, con tratti in alcuni aspetti, non dissimili da quelli dell’ Italia cui si rivolgeva l’ Appello ai Liberi e Forti, firmato da Don Luigi Sturzo e dalla Commissione Provvisoria del Partito Popolare , il 18 Gennaio 1919, esattamente un secolo fa.
Manca, soprattutto , nei giovani di oggi quella carica di utopia ideologica che deve accompagnare coloro che si vogliono impegnare in politica ; al contrario avanza in modo diffuso una disaffezione verso l’impegno politico a totale vantaggio di chi promette quanto maggiormente rassicura e piace.
Le parole Bene Comune, Servire il paese, Benessere Sociale dei cittadini, costituiscono in politica un puro esercizio dialettico per attirare i voti degli elettori, ma che scompaiono e svaniscono nel momento di tradurre in atti concreti tutte le promesse elettorali.
Nell’Idea di Don Sturzo il Servizio al Bene Comune non può realizzarsi come avventura solitaria, ma ha bisogno della Comunità da cui attingere ispirazione e forza con cui verificare l’onestà e l’efficacia dell’ impegno.
A queste premesse hanno fatto seguito atteggiamenti opposti, che hanno impedito di costruire quel rapporto di fiducia e di stimolo critico fra coloro che si riconoscono nella vocazione al servizio politico e come comunità nel suo insieme.
Condizione indispensabile per un autentico impegno al servizio del Bene Comune sarà l’essere disinteressati , non attaccati al denaro ed al potere. E seguiva ancora Don Sturzo : “ Chi è troppo attaccato al denaro, non faccia l’Uomo Politico, né aspiri a posti di Governo, L’Amore per il denaro lo condurrà a mancare gravemente ai propri doveri “ .
Ma per noi oggi quali sono i criteri che guidano il nostro agire, i nostri orientamenti, le valutazioni politiche ? Abbiamo un DNA che ci determina , oppure seguiamo la piacevolezza e la leggerezza del vento che ci sfiora mutevole giorno dopo giorno?
E’ chiaro che lo scenario politico attuale vuole semplificare il pensiero e , quindi, ci orienta a dire , semplicemente , SI o NO , facendo leva su temi che toccano profondamente la sensibilità e la reale condizione di ciascuno , come la povertà degli italiani , il rapporto con l’ Europa, le immigrazioni e , così via. E questo non stà bene , perché di fronte alla gravità della situazione in cui versa il nostro paese sia sul piano sociale, sia sul piano politico, sia sul piano economico e culturale, risulta fortemente attuale il richiamo alla UNITA’ dei Cattolici, affinchè si impegnino nella politica per affermare la pari dignità e libertà di ogni persona , per risvegliare il giusto senso dei diritti e degli interessi nazionali, per rispettare ed apprezzare le virtù morali del nostro popolo .
Un invito attuale oggi non meno che un secolo fa, quando fu proposto a un paese che non seppe ascoltarlo e scivolò drammaticamente verso la deriva totalitaria, che lo avrebbe portato alla tragedia del secondo conflitto mondiale .
Sarà per noi la storia “ Magistra vitae “ ?