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REGIONALI SICILIA - VOTA UN MILAZZESE”… E SE LO FACESSIMO VERAMENTE?





Giovanni Mastroeni (PD):
Anche noi siamo dell’avviso che occorre votare un MILAZZESE al le prossime regionali  e questa potrebbe essere la volta buona, per dare un deputato, che  tranne qualche eccezione , è  una città che ha avuto sempre bisogno di altri, che  hanno rastrellato voti, ritenendo Milazzo un feudo.
Riteniamo, da Milazzesi, di dover  fare un apertura di credito e un vero sostegno  ai nostri concittadini candidati  chi aspettano  i voti dei Milazzesi. 
In quanto ai candidati che verranno da altri comuni, a chiedere il nostro voto, sappiano fin da ora che siamo schierati, e meglio non perdere tempo!
Milazzo conta  32 mila abitanti; 27 mila sono iscritti nelle liste elettorali, almeno 21 mila o giù di lì andranno a votare. Ammettiamo che i voti validi siano almeno 19 mila. Se tutti dovessero andare ad un milazzese, ad ogni competizione elettorale (regione, Camera, Senato, anche europee) saremmo in grado di eleggere, da soli, un rappresentante! 
Anche se i milazzesi decidessero di attribuire il 50% dei voti ad uno della loro città, l’elezione sarebbe certa.

Per Giovanni Mastroeni (PD): la Sicilia ha bisogno di puntare al rilancio del settore forestale, una riforma necessaria per dare risposte adeguate all’ambiente, alla difesa del territorio e ai lavoratori
“Risposte adeguate al territorio e ai lavoratori, occorre una riforma urgente del comparto forestale per investire sull’ambiente. La Sicilia ha bisogno sia sul piano occupazionale che di gestione ambientale, di raggiungere l’obiettivo in un settore che deve essere considerato cruciale per il futuro e per lo sviluppo della regione. Serve, con i fondi del PNRR, realizzare un piano pluriennale di riforestazione della Sicilia. È urgente programmare una strategia concreta con un piano annuale di messa in sicurezza del territorio regionale dagli incendi. Per fare questo, bisogna stabilizzare i 17.000 lavoratori forestali in 2 fasce, tempo indeterminato e 151 giornate. Inoltre, è importante favorire un ricambio generazionale, in un settore che rappresenta un grande valore, un investimento su ambiente e territorio. L’azione di rilancio, deve mantenere la gestione del settore forestale nella pubblica amministrazione. Senza una riforma, il rischio è quello di perdere un grande patrimonio di competenze, professionalità e conoscenze, sia nella manutenzione dei boschi che nella lotta agli incendi. Un rischio da scongiurare anche per la lotta ai cambiamenti climatici”.


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