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Il Dott Andriolo e Bruno Bernardi |
Ci ha lasciati Bruno Bernardi, giornalista sportivo e firma de La Stampa
È morto all'età di 79 anni il giornalista Bruno Bernardi, storico cronista sportivo de La Stampa e noto per le sue apparizioni al Processo del Lunedì.
Bruno Bernardi, chiamato affettuosamente Bi Bi dagli amici, è morto presso l’ospedale Mauriziano di Torino dove si trovava ricoverato da qualche giorno. Figlio di un tifoso del Grande Torino, da ragazzo Bernardi tradì la fede paterna e inizio a seguire appassionatamente la Juventus, per la quale nel corso dei decenni a venire diventerà una delle firme più riconosciute, dopo aver tentato in gioventù senza carriera sul campo da gioco tra le file del Pino Maina.
Innamorato della nostra Milazzo , nel 2012, a Palazzo D’Amico fu ospite in un convegno sportivo organizzato da “Terminal Sport”, testata giornalistica sportiva di Milazzo, e dall’associazione “Teseo”, rappresentata dal -presidente Attilio Andriolo.
Nel corso dell'incontro con gli sportivi di Milazzo e non solo, . Bernardi raccontò cinquant’anni di vissuto giornalistico sportivo fatto d’innumerevoli aneddoti, di esperienze calcistiche importanti ma anche di vita personale. I suoi incontri con l’avv. Gianni Agnelli e suo fratello Umberto, due grandi rappresentanti di una storica dinastia, che si è legata alla Fiat, ma anche alla Juventus.
Poi le interviste e le confidenze con i grandi campioni del passato,da Sivori, Boniperti, Charles, Maradona, Baggio, Platini fino ad arrivare a Del Piero e Giovinco. Bruno Bernardi ha vissuto gli oltre cinquant’anni di giornalismo al seguito della Juventus, ma anche della Nazionale Italiana. Ha recensito tra le più importanti gare calcistiche a livello mondiale ed ha conosciuto uomini e campioni che, ancora oggi, lo ricordano con amicizia e affetto. Lui si riteneva un cronista, ma in realtà Bernardi è stato anche scrittore ed autore di numerosi libri, tra cui “Pavel Nedved il leone di Praga”; “Inter bella e misteriosa”, “Juventus gli anni del Re, 1982-1987”.
Bernardi era uno degli ospiti più apprezzati dai telespettatori, grazie alla sua profoda conoscenza del mondo del calcio e soprattutto al florilegio di aneddoti sulla Juventus che sapeva sciorinare davanti a chi lo ascoltava, aneddoti spesso sconosciuti ai più ma che hanno contribuito alla sua fama di cronista sportivo.