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"In tema di Ipab in Sicilia"




Le Ipab in Sicilia sotto i riflettori
A Milazzo, il sindaco chiede alla Fondazione relazione sull’attività svolta. Il presidente del Consiglio comunale annuncia una “visita istituzionale” Comune Milazzo e Fondazione Lucifero. 
Intanto ,Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars, lo scorso marzo 2015, boccia senza appelli i provvedimenti contenuti nella bozza della finanziaria in tema di Ipab.
I Grillini all'ARS parlano di: "20  commi di delirio" , spesso contra legem perfettamente aderenti e coerenti con il nulla di fatto di questo governo in materia di welfare”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars boccia senza appelli i provvedimenti contenuti nella bozza della finanziaria in tema di Ipab.
“L’articolo 44 del ddl – afferma la deputata Angela Foti - dà un'ulteriore prova della completa ignoranza dell'argomento, della normativa vigente, da parte del governo e della dirigenza che lo hanno predisposto, in cui si esprime in pieno il grossolano dilettantismo nell'affrontare la straordinaria risorsa costituita delle Ipab. 
Il comma 19, che riduce gradualmente dal 2016 il contributo regionale previsto per questi enti dalla legge 71, fino all'eliminazione totale a partire dal 2020, è il chiaro segnale della volontà di questo governo non solo di di abbandonare al loro destino le Ipab, ma anche di non tenere in nessuna considerazione le attività socio-assistenziali che queste svolgono nell'interesse ed a favore delle fasce più deboli della società”.
“Significativo ed assurdo - continua la Foti - è pure il comma 14, prevede che il patrimonio immobiliare, spesso di interesse storico-artistico, possa essere alienato al fine di appianare le posizioni debitorie delle Ipab, senza tenere conto della volontà dei benefattori e dei vincoli statutari. È facile comprendere come un bene della collettività sarà svenduto, arricchendo, come al solito, pochi e depauperando invece il patrimonio della collettività, tutto mettendo in mobilità il personale. E questo è inaccettabile”.
Conclude la deputata - che non si vuole permettere a queste strutture, attraverso una riforma che comporterebbe anche il pieno recepimento della legge 328/2000, di potersi trasformare in aziende per i servizi alla persona, consentendo alle Ipab siciliane di intraprendere un percorso, da oltre un decennio, collaudato nelle altre regioni italiane.
In tutto questo complice anche l'ARS e la commissione di merito, che, nonostante ci siano numerose proposte di legge, non mette in discussione la riforma permettendo che in finanziaria si possano insinuare tali oscenità. Gli interessi dei privati continuerebbero così ad essere al riparo da un competitore pubblico che a pieno titolo dovrebbe poter cogestire i piani di zona”. (Fonte Web)
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Il comunicato dell'amministrazione comunale 
Il sindaco Formica chiede alla Fondazione relazione sull’attività svolta. Il sindaco Formica dopo aver chiesto le dimissioni ai suoi due rappresentanti, l’attuale presidente Enzo Russo ed il consigliere Antonio Nicosia, ha inviato una nota ufficiale invitandoli a trasmettere in modo solletico dettagliata relazione sull’attività compiuta in seno al consiglio di amministrazione della Fondazione.“Poiché non appare possibile accedere alla sezione documenti amministrativi e all’albo pretorio del sito dell’ente morale – scrive il primo cittadino – è preciso interesse dell’Amministrazione conoscere il valore del patrimonio immobiliare dell’Ipab, nonché la natura dei servizi resi nel perseguimento degli scopi statutari, il loro costo annuo e le procedure adottate per l’affidamento degli stessi”. 
Comune di Milazzo – Ufficio Stampa
Comunicato n. 325 del 27/8/2015
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Russo e Nicosia
i due rappresentati del Comune,
 Enzo Russo e Antonio Nicosia (nella foto)
Nel giugno del 2012, l’allora sindaco Carmelo Pino,con propria determina, li nominava quali rappresentanti del Comune nel Cda della fondazione Lucifero, notificando copia del provvedimento, all’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie Locali.L’Ente Morale milazzese è retto da un Consiglio di amministrazione composto da sette membri così designati: uno dall’Arcivescovo di Messina, uno dall’Assessore della Famiglia ,delle Politiche sociali e del lavoro, uno dal prefetto di Messina, uno dal Presidente della Corte d’Appello di Messina,uno dal Provveditore agli Studi di Messina e due dal Comune di Milazzo.


Intervento del presidente Nastasi sulla Fondazione Lucifero
Il presidente del Consiglio comunale Gianfranco Nastasi chiederà ai vertici della Fondazione Lucifero una “visita istituzionale” per poter verificare quello che è stato fatto e quello che è in programma.
Nastasi Gianfranco 2 - Copia
“E’ giusto – afferma – che le forze politiche che rappresentano i cittadini abbiano contezza della situazione. E’ un segnale di trasparenza e di apertura che deve esserci. L’area di Capo Milazzo non può essere avulsa dal resto del territorio e i cittadini non possono vedersi scelte calate dall’alto, salvo poi essere invitati a partecipare a manifestazioni varie. Questo consiglio comunale che ha dimostrato di essere partito col piede giusto tanto da approvare in una sola serata per giunta di agosto, una delibera e quattro mozioni, vuole dare il proprio contributo alla valorizzazione del promontorio”.
Nastasi poi respinge le polemiche sulla decisione del sindaco di sostituire i propri rappresentanti. “Non capisco perché tanto rumore, quando la precedente Amministrazione ha operato tale scelta motivandola col fatto di voler avviare un nuovo rapporto con la Fondazione e nessuno si è opposto. Occorrerebbe mettere da parte le polemiche e le strumentalizzazioni e lavorare nell’interesse della città e la Fondazione avendo due rappresentanti del Comune ha il dovere di dialogare e condividere le scelte. Non ci si può ritrovare delle proposte, dei progetti privati, senza un minimo di confronto. Tra l’altro non è più possibile imbalsamare il territorio ma occorre cogliere tutte quelle opportunità di fruizione di uno straordinario polmone verde in un area di eccezionale valore e, insieme operare per far sì che diventi volano di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, mantenendo o potenziando le attività esistenti ma nel pieno rispetto del bene naturalistico e paesaggistico, attraverso la rifunzionalizzazione delle tradizionali attività economiche dell’area medesima, nonché attraverso le opportune iniziative in direzione del moderno turismo eco-sostenibile”.

Comune di Milazzo – Ufficio Stampa

Comunicato n. 331 del 29/8/2015

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