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Grave crisi al porto di Milazzo, presa di posizione di Massimo Cusumano Uiltrasporti territoriale Milazzo

Comunicato stampa

Alla cortese attenzione di Sindaco del comune di Milazzo
Presidente del Consiglio Comunale di Milazzo
E p.c. Presidente Autorità Portuale di Messina
Presidente della Regione Sicilia
Comando della Capitaneria di Porto di Milazzo

OGGETTO: Grave crisi al porto di Milazzo

In questi giorni assistiamo, cosa che accade periodicamente, all’ennesimo dibattito riguardante l’eterna promessa che porta il nome di “Porto di Milazzo”. Nel caos scatenato dal susseguirsi di dichiarazioni, spesso contrastanti e volte a sostenere tesi ed ipotesi che ai nostri occhi ormai sembrano alla stregua di vecchie favole, non siamo riusciti a capire nemmeno se il nostro porto può essere considerato ancora oggi una risorsa o convenga di più alla città di Milazzo dismettere tutto.
Con grande rammarico bisogna ritornare su una questione che da anni richiede una risoluzione. Da questa sede più volte ci siamo appellati alla sensibilità degli amministratori locali e dei presidenti che negli ultimi anni hanno presieduto l’Autorità Portuale. Abbiamo posto l’accento sulle problematiche economiche e strutturali del porto di Milazzo, le stesse che ancora oggi risultano lontane anni luce dall’essere risolte e sulle quali inspiegabilmente non vi è visione comune.
Poco o nulla diremo sull’intervento del presidente dell’Autorità Portuale De Simone, malgrado noi milazzesi abbiano ricevuto solo promesse dai vertici messinesi ai quali sembrano non interessare le sorti della nostra città che, vive momenti di difficoltà dal punto di vista occupazionale. Vogliamo solo sottolineare che, sicuramente,il loro operato non risulta esente da critiche e se, come dicono, il nostro porto è solamente fonte di spese farebbero bene a lasciarci in pace e concentrarsi su altri obiettivi. Sicuramente avremmo preferito l'autonomia esistente prima della costituzione dell’Autorità Milazzo-Messina  che, contrariamente a quanto espresso recentemente sulla stampa il Dott.  De Simone responsabile dell'Ente, per la nostra città risultava essere migliore dal punto di vista delle attività economiche e del benessere generale di Milazzo.

Se l’Autorità Portuale obbedisce alle leggi non scritte di una politica lontana dai cittadini e costituita da rapporti di forza sconosciuti ai più, lo stesso non possiamo dire delle amministrazioni locali che nel tempo si sono succedute a Milazzo.
A questi signori è rivolta la peggiore critica che si possa fare. Più volte abbiamo sperato che qualcuno raccogliesse i nostri suggerimenti, mostrandoci sempre disposti al dialogo e senza pregiudizi di ordine politico purché si potesse nel tempo migliorare le condizioni del nostro porto. Da queste persone abbiamo avuto in risposta sempre picche a parte un falso interessamento e qualche informazione estortaci da utilizzare per un proprio tornaconto politico e per incidere saltuariamente sul consenso dei cittadini.
Cari amministratori ed aspiranti tali non dovreste avere bisogno del nostro intervento per capire quali siano le potenzialità del porto, non dovremmo essere noi a porre l’accento sull’importanza della nostra città quale porta delle Isole Eolie, un patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco. Ci siamo stufati di sottolineare le possibilità di sviluppo economiche nascoste dietro i flussi commerciali e turistici.
Non volendo scadere nei soliti appelli, puntualmente inascoltati, vogliamo riassumere il senso del nostro intervento con una sola parola, che bene esprime l’attuale situazione : SVEGLIA!!!
Un’ultima questione occorre prendere in forte considerazione anche alla luce del dibattito sulla " veduta"  del porto precedente al 2000. Oggi la situazione non risulta essere migliore. Infatti anni di lottizzazioni clientelari hanno portato una tale congestione nel traffico da minare le minime condizioni di sicurezza dei natanti. Speriamo non finisca come nei più classici casi italiani in cui si rimpiange dopo ciò che non si è prevenuto per tempo. 

Milazzo, 02/10/2013
Uiltrasporti territoriale Milazzo
Massimo Cusumano

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