Fonte Sicilia press.it
Domenica 05 Maggio 2013 10:32
Quella di San Francesco di Paola è una festa molto sentita a Milazzo perché il santuario è stato costruito con le sue mani quando venne nella nostra Città su invito di un frate milazzese che viveva a Paola col santo. Francesco nasce il 27 marzo 1416 a Paola e muore il 2 aprile 1507, viene canonizzato nel 1519, è patrono di Calabria e Sicilia di naviganti e pescatori e anche patrono nazionale della gente di mare. Sin da piccolo evidenziò attitudini mistiche e poteri soprannaturali che accompagneranno tutta la sua vita miracolosa, aumentandone la fama in vita ed il culto dopo la morte. Nel 1430 svolse, con la famiglia, un lungo pellegrinaggio che, avendo Assisi come mèta principale, coinvolse alcuni dei principali centri della spiritualità cattolica italiana: Loreto, Roma e Montecassino, toccando anche i romitori del Monte Luco. Lo sfarzo della Città Eterna lo impressionò negativamente, spingendolo, sembra, a redarguire il cardinal Cusano, al quale fece notare che Gesù non aveva avuto abiti così sontuosi. Rientrato a Paola, iniziò un periodo di vita eremitica, utilizzando un luogo impervio compreso nelle proprietà della famiglia e suscitando lo stupore dei paolani. Nel 1435, altri si associarono a questa esperienza, riconoscendolo come guida spirituale. Con i suoi, costruì una cappella e tre dormitori, dando, di fatto, inizio all'esperienza, tuttora in corso, dell'Ordine dei Minimi. Alle prime adesioni, se ne aggiunsero molte altre, tanto che il 31 agosto 1452 il nuovo arcivescovo di Cosenza, monsignor Pirro Caracciolo, concesse l'approvazione diocesana, atto che comportava la facoltà di istituire un oratorio, un monastero ed una chiesa. Il 17 maggio 1474, papa Sisto IV riconosceva ufficialmente il nuovo ordine con la denominazione: Congregazione eremitica paolana di San Francesco d'Assisi. Con l'approvazione, gli eremitaggi, sul modello di quello di Paola, fiorirono in Calabria e Sicilia. Paterno Calabro, nel 1472, Spezzano della Sila, nel 1474, Corigliano Calabro, nel 1476, e Milazzo, nel 1480, furono gli apripista. Il "miracolo" più famoso è certamente quello noto come l'attraversamento dello Stretto di Messina sul suo mantello steso nell'acqua, dopo che il barcaiolo Pietro Coloso si era rifiutato di traghettare gratuitamente lui ed alcuni seguaci,miracolo che ha contribuito a determinarne la "nomina" a patrono della gente di mare d'Italia. Nella primavera del 1464 parte per la Sicilia e arriva a Milazzo chiamato dai fedeli per fondare una casa religiosa, l’attuale santuario, proprio passando lo Stretto di Messina col suo mantello. Rimane in questa città fino ai primi mesi del 1468. Qualche anno fa, in occasione del V centenario, alcuni volontari avevano preso l'iniziativa di fare un gemellaggio tra Paola e Milazzo: dopo un po' per numerose e diverse vicissitudini politiche e pratiche non se ne fece più nulla anche perché quando cambiano le amministrazioni quelle subentranti annullano le iniziative prese dai predecessori provocando sperperi e spese già fatte a non finire. Uno dei motivi per cui i Comuni falliscono. Ci vorrebbe una legge che impedisse queste stupide ripicche.