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Il “cammino delle stelle” di Ama Camminare in Sintonia.




Vi siete mai chiesto il perché la partenza e l’arrivo di noi camminatore di Ama avviene sempre dalla chiesa di S. Giacomo in Milazzo ? 
Semplicemente perché simboleggia il nostro “ Cammino verso Santiago de Compostela”, uno tra gli itinerari più importanti della Cristianità. Il cammino di Santiago è per antonomasia l’esperienza che ogni escursionista deve compiere almeno una volta nella propria vita. 




Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui è la tomba di San Giacomo apostolo. Anche se Giacomo è morto in Palestina negli Atti degli Apostoli (At12,1-2). La tradizione racconta che :« San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione della Spagna spingendosi fino in Galizia, remota regione di cultura celtica all'estremo ovest della penisola iberica. Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, con una barca, guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona. Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fanno sì che della tomba dell'apostolo si perdano memoria e tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (o Pelayò), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano antiche fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Quella stella rivelatrice, artefice del ritrovamento della tomba di San Giacomo, diventerà un'altro dei simboli legati all'Apostolo ed al suo culto. Ma non si trattò di una semplice pioggia di stelle, la rotta del Cammino di Santiago è impressa da sempre nella volta celeste ed è nota col nome di Via Lattea. Per questo motivo, il cammino che porta alla città di Santiago è detto anche CAMMINO DELLE STELLE . 

Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta:"Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé". »Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos Tellum (terreno di sepoltura). 
Fu soprattutto all'inizio del secondo millennio che l'Europa fu percorsa da una moltitudine di anime "alla ricerca della Perduta Patria Celeste". Questa via attesta infatti l'importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenziali) con un percorso di 20-25 kilometri al giorno e portava in sé un fondamentale aspetto devozionale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione cristiana.

I simboli che venivano consegnati ai pellegrini all’inizio del cammino verso Santiago de Compostela sono la bisaccia “Ricevi questa bisaccia, attributo del tuo pellegrinaggio affinché, purificato ed emendato, ti affretti ad arrivare ai piedi di San Giacomo dove hai desiderio di arrivare e, compiuto il tuo viaggio, torni a noi sano e salvo con grande gioia, se così vorrà Dio che vive e regna nei secoli dei secoli”.
Il bastone “Ricevi questo bastone, per sostegno nel viaggio e nella fatica sulla strada del tuo pellegrinaggio affinché ti serva a battere chiunque ti vorrà far del male e ti faccia arrivare tranquillo ai piedi di San Giacomo e, compiuto il tuo viaggio, tu possa tornare da noi con grande gioia, con l’aiuto di Dio stesso, che vive e regna nei secoli dei secoli”.
Poi c’è la borraccia, ricavata all’interno di una zucca e da appendere al bordone: ovvio il suo utilizzo. Su quelle che si trovano oggi, simili a quelle medievali, è raffigurato un pellegrino nella sua veste tipica, con tanto di mantello, gonnella, calzari e bastone dalla punta ferrata.
Ma vero simbolo del pellegrino diretto a Santiago è la conchiglia: segno di vita e di rinascita, di purificazione (viene usata per versare l’acqua santa durante il Battesimo), ma anche utile strumento per bere durante il cammino. Pare che il suo uso derivi dagli antichi pellegrini che si cibavano di capesante e molluschi, conservandone poi il guscio.
Ma in merito c’è anche una leggenda: Teodosio e Attanasio, due discepoli di San Giacomo, mentre portavano le spoglie del Santo in Galizia, si fermarono a Bouzas per celebrare un matrimonio. Durante le nozze, il cavallo dello sposo inciampò e cadde in acqua. La gente già piangeva la loro morte quando sposo e cavallo emersero all’improvviso con il corpo interamente tappezzato di conchiglie, accanto alla barca che trasportava il Santo. Tutti vi riconobbero un miracolo di San Giacomo, e così si assunse la conchiglia come simbolo del pellegrinaggio.
Spesso sulla conchiglia si trova raffigurata anche la croce di San Giacomo: di fatto è una spada rovesciata con il lato lungo che ricorda la lama e quello corto che rappresenta l’impugnatura. La si può conficcare nel terreno durante il cammino e utilizzarla come croce davanti alla quale pregare. San Giacomo divenne il protettore delle milizie cristiane e pare sia apparso molte volte ai soldati per incitarli alla vittoria. 
Il cammino di Santiago di Compostela fu tracciato utilizzando fondamentalmente le antiche vie romane che univano i differenti punti della Penisola. Di fronte all'impressionante afflusso di gente, si vide la necessità di dotare il Cammino dell'infrastruttura necessaria per fornire sostegno ai pellegrini; così furono costruiti ostelli, edificati ospedali e cimiteri, si crearono ponti, si fondarono chiese, monasteri e abbazie e, quel che è più importante, furono fondati lungo la rotta un'infinità di piccoli paesi, che costituiscono un'eredità storica ed artistica di immenso valore.


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