CELEBRATA LA “NOTTE DELLE CANDELE 2017 ”
Donne per le donne. per la pace
Come di consueto anche quest'anno le socie della FIDAPA – BPW hanno celebrato la tradizionale “Cerimonia delle Candele”, momento più alto della vita associativa, che ricorre ogni anno e nello stesso periodo per tutte le socie dei 99 paesi del mondo dove la Federazione è presente, al fine di riconfermare il proprio impegno per la crescita umana e professionale dell’universo femminile, ma soprattutto per ribadire propri principi ispiratori volti alla promozione dei valori di solidarietà, della cultura, dell’arte, delle attività professionali e imprenditoriali, per simboleggiare un abbraccio di tutte le socie del mondo, impegnate ad affermare la parità di genere in una società in continua e rapida evoluzione.
Nel variopinto colore le candele, quasi a simboleggiare un arcobaleno, a rappresentare le nazioni del mondo dove la BPW opera: il colore bianco è simbolo delle Federazioni, il blu rappresenta i paesi nei quali è presente almeno un Club Associato, il rosa rappresenta le Socie individuali del Botswana e Namibia, il verde il futuro e la speranza in un mondo di giustizia sociale e di pace.
Oggi, la candela della giustizia e pace contro le differenze e i muri ha un grande significato:
Così come a Oslo nel 2011 il comitato svedese per i premi Nobel assegnò il riconoscimento per la Pace a tre donne a Leymah Gbowee liberiana pacifista, Ellen Johnson Sirleaf
diventata prima donna a capo di un governo africano, Tawakol Karman attivista yemenita.
Già nel 1992 il premio andò a Rigoberta Menchu dell’opposizione guatemalteca e nel 2004 a Wangari Maathai ecologista keniana.
Oggi, anche altre importanti organizzazioni Internazionali s'interrogano sul ruolo di queste
Donne coraggiose che si sono battute contro le guerre, i pregiudizi, la corruzione. Paladine impegnate per i diritti umani, i diritti delle donne, la democrazia pacifica, la tutela dell’ambiente. Queste donne generose sono un esempio, uno stimolo per tutte.
A volte solo una linea sottile fa scegliere un percorso di vita o un altro. E’ l’amore. Una visione olistica dell’amore crea rispetto per tutte le cose e può cambiare molto su questo pianeta dove l’incoscienza e l’egoismo umano hanno prodotto rapidamente un forte deterioramento. La consapevolezza è alla base della vita quotidiana, ci aiuta a dare valore alla vita e la collaborazione riconosce il ruolo del sé e quello degli altri. Ogni donna, ogni madre può fare la propria parte ascoltando i lati migliori della femminilità: l’intuito, la dolcezza, la sensibilità, la comprensione, la capacità di dare amore, la capacità di soffrire. La donna può agire nel proprio ambito esistenziale e sensibilizzare le persone nella famiglia e nella comunità per favorire un modello di comportamento di una nuova cultura cosciente. Anche in passato, nelle civiltà arcaiche il matriarcato era molto potente, la figura della donna veniva associata alla Madre Terra, generatrice di vita e potente forza della natura.
La BPW International è un’organizzazione dinamica e d’importanza mondiale. La pubblica opinione e la legislazione di molti paesi sono state influenzate dal suo lavoro. Ha allargato i nostri orizzonti e le nostre capacità. Ha ottenuto diritti ed opportunità per le donne ed ha reso possibile l’aiuto reciproco ed alla comunità. Alle Nazioni Unite porta l’opinione delle nostre affiliate di tutto il mondo. Gode di Status Consultivo Categoria 1 al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Ed ha status consultivo presso l’Unesco, l’Unicef, l’ILO, l’Unido, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lavora con la Commissione per i Diritti Umani e la Commissione per lo Status delle Donne, la FAO e l’IFAD ed altre Agenzie specializzate. Ha Status Partecipativo con il Consiglio d’Europa.
Accendere anche la candela verde del Futuro, per , riaffermiamo la volontà di procedere con fede, con coraggio e con entusiasmo per occupare il giusto posto nel campo economico, sociale e politico, in modo da poter costruire un mondo di giustizia sociale per tutti e la pace alla quale tutto il mondo aspira.
Il diritto all'istruzione è uno dei diritti fondamentali della persona, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e reso giuridicamente vincolante dal Patto sui diritti economici sociali e culturali (1998) di cui quattro elementi ne definiscono il contenuto fondamentale:
1. A nessuno si dovrà negare il diritto all’istruzione; tutti hanno diritto all’istruzione di base (elementare) in una qualche forma, ivi compresa l’istruzione di base per gli adulti.
2. L’istruzione elementare dovrà essere gratuita e obbligatoria.
3. Nessuno può escludere un bambino o una bambina dall’istruzione elementare.
4. Lo stato ha l’obbligo di tutelare questo diritto dalle intromissioni di terzi; esiste libertà di scelta dell’istruzione senza interferenze da parte dello stato o di terzi; e le minoranze hanno diritto all’insegnamento nella lingua di loro scelta, in istituti al di fuori del sistema ufficiale della pubblica istruzione.
Secondo il Rapporto su "Lo stato della popolazione nel mondo" 1997 dell’UNFPA (edizione italiana a cura di AIDOS): ´La realizzazione del diritto all'istruzione per le donne è il più importante strumento di empowerment in quanto la conoscenza, l'esperienza e l'autostima sono necessarie al fine di una piena partecipazione ai processi produttivi. L’istruzione consente alle donne di approfittare di ogni opportunità, di mettere in discussione i propri ruoli tradizionali e di cambiare le condizioni della propria vita. Promuovere l'istruzione delle donne e delle bambine contribuisce a ritardare l'età del matrimonio e quindi a ridurre la dimensione delle famiglie. [...]Il diritto a non essere discriminati in base al sesso viene violato dalle abitudini familiari di favorire i figli maschi per quanto riguarda l'alimentazione, la salute e l'istruzione .
Nonostante questo, l’opportunità di accedere al mondo della scuola è ancora preclusa ad un numero elevatissimo di bambine in molti Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Tuttavia, l’istruzione delle donne è un passo fondamentale per tali Paesi, al fine del raggiungimento di altri obiettivi (come il controllo delle nascite e la riduzione dell’AIDS) e, in definitiva, per la loro crescita