Milazzo: La scrittrice orlandina Antonella Ricciardo Calderaro sarà ospite dell’associazione culturale Teseo Ancora una manifestazione culturale promossa dalla Teseo, il prossimo martedì 15 ottobre 2024 , ore 18:00 presso Palazzo D'Amico.
Milazzo: La scrittrice orlandina Antonella Ricciardo Calderaro sarà ospite dell’associazione culturale Teseo Ancora una manifestazione culturale promossa dalla Teseo, il prossimo martedì 15 ottobre 2024 , ore 18:00 presso Palazzo D'Amico.
Ancora un impegno culturale del club milazzese , tra i più attivi del nostri comprensorio, un calendario che non conosce soste, grazie l'instancabile Medico , Dott Attilio Andriolo
Un appuntamento culturale con la scrittrice Antonella Ricciardo Calderaro per raccontare i suoi due libri.
La magia del Palazzo D'Amico accoglierà la brava scrittrice , Donna di cultura e spendita ambasciatrice della nostra Sicilia con due ottimi libri , di cui è autrice : “La resilienza del fuco” e il "Limbo del Gelso Bianco".
Il talento narrativo di Antonella Ricciardo Calderaro - docente di materie letterarie presso il Liceo Scientifico Lucio Piccolo di Capo d’Orlando. Laureata in Lettere classiche presso Università degli Studi di Messina, ha pure insegnato al Liceo Classico F. Maurolico di Messina. Vive a Capo d’Orlando.
In “La resilienza del Fico” Editore Armenio del 2015 - l'autrice focalizza le caratteristiche principali della società delle api che è un vero e proprio intrigo di corte
Le api sono tra gli insetti più evoluti in natura, strutturate in società molto ben organizzate, tra le più complesse del regno animale. Tutti sappiamo che esiste un'ape regina, i fuchi e le operaie, ma nello specifico chi fa cosa? E in che modo interagiscono a formare un “superorganismo”
Una donna, il suo impegno civile, la sua dimensione sociale, in lotta con una volontà di rifiuto-rimozione della propria esistenza fisica.
Una calca variegata di ricordi, da cui emergono istantanee di paesaggi dei Nebrodi, percepiti e rivissuti in chiave mitica.
Con tutta la forza, l’energia e l’entusiasmo che sia possibile trovare in se stessi. Perché la forza di combattere la trovi in te stessa e neanche pensavi di averne così tanta". Questa è la resilienza.
Mentre"Il limbo del gelso bianco" -
Quel maestoso albero che svetta davanti all’ingresso di casa sua, proprio lui sarà eletto a fulcro della festa. Con i suoi rami oggi frondosi e i segni della crescita sul suo tronco, è l’elemento che più connota la storia di Vittoria, cresciuta in un limbo sospeso, lontana da quanto suggerisce amore, e oggi “frondosa” e solcata da esperienze che lasciano un segno durevole e proiettato verso la vita. (cit.)
Il limbo del gelso bianco, romanzo che si inserisce nel genere odeporico-memoriale, è il resoconto del ritorno ‘epico’ di una donna che da Milano, città nella quale è stata catapultata da un fatto di sangue, torna alla sua terra, la Sicilia, scavalcando divieti e costrizioni e sfidando il pericolo che incombe su di lei dal giorno dell’evento. Ultima discendente di un’antica e prestigiosa famiglia, ripercorre i sentieri di una vita non vissuta, se non nella sua immaginazione, scandendo le tappe del viaggio con gesti ed azioni che hanno qualcosa di rituale e che le consentono di riconquistare «la concretezza delle cose, perché per troppo tempo è rimasta sospesa in un limbo asettico, che l’ha costretta in una dimensione surreale e anaffettiva». Fanno da cornice al percorso luoghi suggestivi che, pur riconoscibili nella morfologia variegata dei Nebrodi, sono percepiti in chiave mitica e innescano.
“Il Limbo del gelso bianco” è la seconda opera dell’autrice siciliana Antonella Ricciardo Calderaro, opera vincitrice del Premio Letterario Giornalistico Piersanti Mattarella. Particolare la scelta del titolo; il gelso bianco nel linguaggio dei fiori è simbolo di vanità ma anche di benessere psico-fisico e di sicurezza interiore. Il limbo, al di là della concezione teologica e del significato attributo da Dante, è quello stato di sospensione tra due stati d’animo; trovarsi in una condizione di indecisione, di incertezza e non sapere quale via intraprendere.
Una volta terminato di leggere il testo, ritornando al titolo ci si accorge che in esso è proprio racchiusa l’essenza stessa dell’intera narrazione. E questa è esattamente la condizione in cui versa lo stato d’animo di Vittoria, protagonista principale del romanzo che si trova ad affrontare il suo personalissimo limbo attraverso un viaggio, non solo fisico, soprattutto psicologico, emotivo ed emozionale, attraverso un ritorno alle origini per poter far pace col passato, condizione fondamentale per proiettarsi a vivere nel futuro.