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Campionato d'eccellenza girone B: Il tecnico del Modica compone la griglia delle aspiranti grandi Pure Filicetti promuove il Siracusa. «Anche il Milazzo è competitivo, ma prevedo il massimo equilibrio»




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Pure Filicetti promuove il Siracusa. «Anche il Milazzo è competitivo, ma prevedo il massimo equilibrio»

«Scordia e Vittoria tra le outsiders»
Sono state quattro, all'esordio del campionato di Eccellenza, le vittorie in trasferta e tutte di un certo rilievo. Il risultato più sorprendente, ma fino ad un certo punto, l'ha fatto registrare lo Scordia a Siracusa, mentre il Modica ha vinto contro il Città di Messina, il Giarre s'è imposto sul Viagrande e il Milazzo a Taormina. A Siracusa la novità del ritorno del digì Alfredo Finocchiaro. Con l'allenatore-giocatore del Modica Gianluca Filicetti, per la seconda stagione alla guida della squadra della Contea, analizziamo il successo ottenuto sulla formazione peloritana, ma anche quello che potrà esprimere il campionato alla luce di quanto avvenuto in questo primo scorcio di stagione.
«La nostra vittoria - afferma Filicetti, ormai tecnico abilitato - pur meritata non è stata una passeggiata, ma anzi è stata abbastanza sofferta. Abbiamo creato diverse occasioni da gol contro una squadra molto giovane e veloce, ma non l'abbiamo chiusa. Dovremo cercare più avanti di essere più cinici sotto porta per evitare di restare con un mucchio di mosche in mano».
Il Modica che ruolo si può dare?
«Si tratta di una squadra che, grazie al buon organico costruito, può puntare alla salvezza tranquilla senza, eventualmente, disdegnare eventuali altri più importanti obiettivi in quanto con gli arrivi di Okolie, Porto e Mario Lao siamo certamente più competitivi. Inoltre, ha una determinante importanza la società che ci sta sempre vicina e non ci fa mancare nulla».
Come si presenta il campionato?
«Togliendo come organico il Siracusa, che dovrebbe vincere il campionato e, a ruota, il Milazzo, si presenta molto equilibrato. Ma si sa, però, che è sempre il campo a decretare le sentenze. Forse hanno qualcosa più degli altri lo Scordia, che si è rafforzato con dei ritocchi importanti, e il Vittoria di Campanella che conosce molto bene il campionato».
I risultati del primo turno?
«Uno che non ti aspetti è stata la sconfitta del Siracusa davanti al proprio pubblico, anche se bisogna sottolineare che lo Scordia è una squadra che sa il fatto suo. Per il resto si possono considerare tutti, più o meno, nella normalità poiché questo sarà un campionato in cui si potrà vincere o perdere contro qualsiasi avversario».
Domenica ospiterete l'Igea Virtus.
«Una squadra forte, che esprime un buon calcio e dispone di un ottimo organico. Sarà l'occasione per confrontarci contro una formazione destinata a fare bene. Da parte nostra dovremo scendere in campo con la massima umiltà ma anche senza alcun timore contro qualsiasi avversario perché giocando con grande intensità siamo in grado di giocarcela contro tutti».
10/09/2014/Franco Anastasi

: «Anche il mio Vittoria fra le squadre che puntano in alto»«Non c'è un'"ammazzacampionato", ma attenti a Siracusa e Modica»
Il giudizio del tecnico biancorosso sul girone B dopo due giornate
Soltanto una squadra guida la classifica del girone B con sei punti dopo due partite, ossia l'Igea Virtus di Carmelo La Spada, che ha vinto sul campo del Modica. Comunque, si ha l'impressione che i due gironi tardino ad entrare nel vivo e che si dovrà aspettare prima di esprimere giudizi che tutti i protagonisti comincino a dare segnali precisi sugli effettivi ruoli che intendono recitare. Del resto non può essere diversamente dal momento che si sono disputate soltanto due partite e che di conseguenza la classifica risulti abbastanza corta.
Certo, però, che vedere il Siracusa a un punto, il Vittoria a due, il Modica a tre e molte altre sopra di loro fa un certo effetto. Ne parliamo con Giovanni Campanella, allenatore del Vittoria, due punti in classifica, frutto di altrettanti pareggi, il primo in casa contro l'Acireale e il secondo a Milazzo, entrambi senza gol.
«Sì, è vero - ammette il tecnico biancorosso - non siamo andati in gol, ma abbiamo giocato bene sia in casa che a Milazzo, dove abbiamo incontrato una signora squadra che, seppure senza Camarda, è sembrata forte in tutti i reparti ed esprime un buon calcio, ma non nascondo che se fossimo rimasti in parità numerica (è stato espulso per l'ennesima volta Rametta) avremmo potuto anche vincere».
Come si sono espressi i nuovi?
«Di Mauro, Privitera e Fichera sono stati devastanti, ma tutta la squadra si è espressa a buon livello. Non avere segnato finora in campionato non mi preoccupa affatto perché di gente abituata ad andare in gol ne abbiamo e non solo in attacco».
Ritornerete sul mercato?
«Con il recupero di Cocimano e il rientro dalla squalifica di Nobile la squadra è al completo. Semmai, potremmo prendere qualche elemento fuori quota».
Si possono già indicare le favorite?
«Finora s'è visto poco ma credo che non ci sia una squadra nettamente più forte delle altre, in grado di fare il vuoto. Per come si sono mossi in fase di mercato, ritengo che ci siano cinque-sei squadre in grado di vincere il campionato, cominciando proprio dal Siracusa e dal Milazzo, per proseguire con Igea Virtus, Scordia, Modica e tra queste aggiungerei anche il mio Vittoria».
Domenica ospiterete il Giarre.
«Pur riconoscendo che quella di Maurizio Romeo è una buona squadra, noi dobbiamo assolutamente cercare di fare bottino pieno per iniziare a dare belle soddisfazioni ai nostri tifosi e a tutto l'ambiente».
17/09/2014/FRANCO ANASTASI/LA SICILIA

Il commento alla terza giornata di Enzo Buttò, tecnico del Viagrande
«Il Siracusa e il Milazzo restano sempre favorite, ma attenzione a Scordia, Igea, Vittoria e Acireale»
Nel girone B, esattamente come lo scorso campionato, guida la graduatoria con 9 punti dopo tre partite, una squadra del Messinese, ovvero l'Igea Virtus di Carmelo La Spada. La classifica, tuttavia, ancora molto corta, presenta, oltre la capolista, altre quattro formazioni ancora imbattute, ossia Milazzo, Catania S. Pio, Scordia e Vittoria. Quindi un bel gruppetto che resta incollato alla squadra messinese e che promette battaglia.
Intanto c'è da registrare il primo successo in campionato del Siracusa a spese del Modica e, veramente rocambolesco, del Vittoria sul Giarre. Da notare che questo terzo turno non ha fatto registrare, nelle otto gare disputate, alcun pareggio mentre sono stati due gli exploit esterni: il Milazzo sul campo della Castelbuonese e il Viagrande a Taormina.

Della vittoria degli etnei sul terreno del Taormina di Saro De Cento, seconda consecutiva in trasferta, parliamo proprio con il tecnico del Viagrande, Vincenzo Buttò, ancora una volta confermato sulla panchina della squadra del presidente Mario D'Agata.
«Non vorremmo essere posti in vetrina - sottolinea Buttò - perchè ancora non abbiamo fatto nulla. La strada per raggiungere il nostro obiettivo, rappresentato in ogni caso dalla salvezza, è ancora lunga e tortuosa».
La squadra, però, è stata rinnovata, ci sono molti elementi nuovi rispetto alla scorsa stagione.
«E' vero, ma anche ringiovanita con elementi quali Daniele Scapellato, Nino Carbonaro, Angelo Strano, Riccardo Laudani, Prezioso Garthaley e una selva di juniores ai quali fanno da chioccia i due esperti difensori centrali Luca Cristaldi e Ciccio D'Arrigo che con i confermati Basile, Platania, Mauro e Colonna compongono l'ossatura della squadra».
Le prime battute della stagione cosa suggeriscono? Possiamo cominciare a capire che tipo di campionato sarà?
«Che si tratta di un campionato difficile e molto equilibrato in cui sembra non ci sia una squadra favorita nella lotta per la promozione».
I pronostici, però sembrano suggerire, se non imporre, alcune scelte precise e alcune valutazioni inequivocabili...
«Sì, è vero, indicano il Siracusa e il Milazzo, che hanno composto senza dubbio gli organici più forti con molti elementi di categoria superiore, ma penso che non siano da meno lo Scordia, l'Igea Virtus, il Vittoria e l'Acireale, che sembrano in grado di dire la loro».
Il successo di Taormina è stata una bella impresa. Com'è nato?
«Galvanizzati dalla vittoria di Rosolini, siamo scesi in campo con la convinzione di poter fare risultato e, seppure non sia è semplice, contro una formazione di tutto rispetto con elementi di una certa levatura tecnica quali Pasca e Parachì su tutti, ci siamo riusciti e ritengo anche meritatamente».
Domenica ospiterete il Vittoria. Un test importante sia per voi che per i vostri avversari. Che confronto verrà fuori?
«Una partita tosta, contro una squadra rognosa con diverse individualità di spicco come Nobile, Strano, Di Mauro e Rametta, tanto per citare alcuni nomi, contro i quali giocheremo in punta di piedi, con grande umiltà, cercando di non sfigurare».

24/09/2014/LA SICILIA/Franco Anastasi



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