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La tragedia della torre al molo Giano di Genova..un anno dopo: a cura di Peppe Foti

Carissimi amici, domani 7 maggio 2014 ricorre il primo anniversario in memoria delle vittime al molo Giano di Genova. In occasione di tale ricorrenza l'Ammiraglio Vincenzo Melone, direttore marittimo e comandante del porto di Genova, ha annunciato pochi giorni prima la ricorrenza pasquale ai familiari delle nove vittime: Giuseppe Tusa, Sergio Basso, Francesco Petrola, Marco Di Candussio, Daniele Fratantonio, Gianni Jacovilello, Davide Morella, Maurizio Potenza e Michele Robazzo, il protocollo del cerimoniale previsto nella giornata del 7 maggio. Autorità ecclesiastiche e politiche converranno nella cattedrale di San Lorenzo per una messa in suffragio aperta alla cittadinanza. Subito dopo familiari e autorità si recheranno in capitaneria per ufficializzare l'intitolazione della sala denominata già "Sala 7 maggio", ancora mancante dell'apposita edicola per la Madonnina che si trovava sulla facciata della torre. La madre del sottocapo Giuseppe Tusa (amico e concittadino nostro), in un'intervista del 25 aprile 2014 a " La Republica" denuncia i troppi punti oscuri non chiariti di quella maledetta notte: l'ammiraglio ha scritto delle belle parole, afferma, ma è stata negata la veglia bianca; troppi interrogativi restano senza risposta, perchè non possiamo leggere i verbali dei soccorsi e io, madre, non posso sapere a che ora è morto mio figlio; perchè mio figlio è stato ripescato solo dopo 16 ore malgrado la testimonianza di un collega superstite che affermava che c'erano due persone dentro la cabina che si era capovolta? Perchè dopo un mese la Jolly è tornata in mare? Ma soprattutto ci chiediamo all'unanimità perchè dobbiamo lottare quotidianamente per ottenere elementi indispensabili per uno Stato democratico e responsabile quale l'onestà, la dignità, la trasparenza, la sicurezza e soprattutto la coscienza. Dovrebbero essere l'anima della nostra Italia. Vorrei invitarvi ad una preghiera insieme domani sera alle 23:02, oggi forse è l'omaggio più grande e la realtà migliore che possiamo offrire ai nostri  nove amici.

L'ora della tragedia

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