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Milazzo- giovedì 4 ottobre 2012

Milazzo: Il consigliere Alesci chiede le dimissioni dell’assessore D’Amore

Comune di Milazzo – Ufficio stampa – comunicato n.458 del 04/10/2012.

Prosegue il “botta e risposta” tra il consigliere Francesco Alesci (nella foto) e l’assessore Massimo D’Amore sulla gestione dell’assessorato “Servizi sociali”. Dopo la replica dell’esponente della giunta Pino, è arrivata la richiesta ufficiale di dimissioni da parte del consigliere comunale, nella nota qui di seguito allegata.
“Dopo le dichiarazioni (peraltro non firmate) dell'assessore Massimo D'Amore alla mia legittima e democratica interrogazione mi viene da pensare che lo stesso assessore mal sopporta, per nascondere la propria inefficienza, che un consigliere comunale eserciti il proprio diritto-dovere istituzionale, quale componente di "organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo di tutta l'attività dell'Ente".
Come ho evidenziato in aula consiliare al momento della presentazione della mia interrogazione e come prodotto in calce nella stessa riguardo ai quesiti posti, attendo dall'assessore risposta scritta dettagliata entro i termini di legge.
Ritengo da quanto poi formulato dall'assessore D'Amore che lo stato confusionale gli appartiene da sempre e in particolare da quando, per paura di essere cacciato dal sindaco Pino, ha girovagato in cerca di un'altra casacca più rassicurante e sembra alla fine l'abbia trovata. Stato confusionale in seguito al quale mi vengono attribuite le delibera n. 18 del 28 gennaio 2010 (45 mila euro) e n. 40 del 12 febbraio 2012 (2500 euro) non riguardanti iniziative dell'assessorato di mia competenza e delle quali di conseguenza non ero il proponente.
Altresì invito lo stesso assessore D'Amore a pubblicare tutte le delibere che portano il mio nome come pro-ponente e riguardavano il mio assessorato, delibere che definisce, con un vocabolario che gli è familiare perché appartiene al suo modo di fare il politico e l'amministratore "vergogne politiche" e diversamente a porgermi le proprie scuse, proprio perché la città conosce bene come il sottoscritto abbia svolto il proprio ruolo di assessore, con trasparenza totale e spirito di servizio, in punta di piedi e con umiltà e non da "prima-donna" come chi, pur di mantenere il proprio scranno di assessore è parte attiva di una delle pagine più nere della storia della politica milazzese: il tentativo di dissesto finanziario.
E poi dimostri uno scatto d’orgoglio, formalizzando quello che a parole da mesi esterna in ogni occasione: si dimetta”.
L’ufficio stampa
http://www.comune.milazzo.me.it/Public/Allegati/Article/5779/1_notaalesci4ottobre.pdf

 Diritto di replica

 Milazzo mercoledì 3 ottobre 2012

Milazzo: Servizi sociali, settore in abbandono, l’assessore D’Amore replica al consigliere Alesci

Comune di Milazzo – Ufficio stampa - Comunicato del 3 ottobre 2012.
Il consueto contributo alla confusione del consigliere Alesci ci costringe a precisare che quanto da lui affermato è, come consuetudine, lontano dalla realtà.
Circa i progetti citati (atteso che le proposte, in realtà, superano la decina) si informa che:
1) “Centri in movimento” è stato realizzato nel 2010-2011 ma, evidentemente, il consigliere non se ne è accorto;
2) “Interventi di aiuto sociale” con il consorzio Sol.Co di Catania è stato parimenti realizzato nel 2011 con interventi di aiuto alimentare per un centinaio di famiglie, voucher formativi e buoni acquisto in farmacie (... pare sconosca anche questo);
3) I progetti a valere sui fondi europei “Pist” e “Pisu” sono stati valutati positivamente e rimangono in attesa che la Regione li finanzi avendo ricevuto informale comunicazione che sono in posizione utile;
4) Il Progetto Ilda in collaborazione con la cooperativa Utopia, purtroppo, non è stato finanziato.
Ricordo che i tre precedenti progetti, pur portando benefici, non sono costati un euro alla cittadinanza di Milazzo atteso, peraltro, che l’amministrazione di cui faceva parte il risorto consigliere Alesci, di euri ne ha lasciati ben pochi, tant’è che, nel 2012, questo assessorato ha avuto a disposizione, per spese “non vincolate”, euri “zero".
Ricordo all’impavido ex amministratore che nel 2010 (a patto di stabilità già sforato), egli partecipava ad atti “stupefacenti” come la delibera di G.M. n. 18 del 28.1.2010 con cui stanziava i famosi 45.000,00 euro per “allietare e rendere gioiose le giornate ai concittadini e turisti che frequentano solitamente le ferie nella città di Milazzo (“a febbraio”, n.d.r.) ...e, inoltre, per cene di rappresentanza per amministratori e personalità politiche”
Solo questa delibera corrisponde a circa 4 volte il budget “non vincolato” dei servizi sociali nei due e mezzo anni appena trascorsi. Quanti servizi agli anziani avremmo potuto fornire con i soldi di questa delibera, a mio avviso, scandalosa?
All’epoca l’ex assessore, piuttosto che agli anziani, era forse più interessato a far sfilare l’Orso di Saponara nelle strade cittadine (2.500,00 euro con delibera n. 40 del 12.2.2010).
Da ultimo vorrei, ottimisticamente , tentare di far recepire “all’incomprensibile” consigliere Alesci (atteso che la città già ben lo sa), che se “si evita di rinfacciare” ad ogni occasione il fatto che si sia reso protagonista di una delle pagini più tristi della politica milazzese, è solo perché la nostra mente è proiettata al futuro, verso la risoluzione dei problemi immensi di questa realtà in una congiuntura straordinariamente negativa non solo per la città, ma per l’Italia e l’Europa, e non certo alla polemica demagogica finalizzata ad ottenere due righe sulla stampa...
Non ricercheremo quindi la puntualizzazione delle copiose “vergogne politiche” che si sono offerte nel recente passato salvo se, oltre al danno, si dovesse aggiungere la “protervia” e la “provocazione“ politica di chi, con evidente travisamento di se stesso e ambiziosa aspettativa da novello Robin Hood, tentasse di erigersi a “giudice immacolato” quando è ancora in corso il conto dei danni politici causati.
Dovesse ripetersi, sarà nostra cura dare pubblicità di tutte le delibere firmate dal citato assessore che, a nostro avviso ricadono in tali fattispecie.

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