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La tradizione dei falò epifanici è profondamente radicata sul territorio del Friuli Venezia Giulia. La tradizione assume diversi nomi a seconda della zona: pignarul, foghera, seima e molti altri. Anche sulla data ci sono diverse interpretazioni: in alcuni luoghi si festeggia il 5 e in altri il 6 gennaio.
Qualcuno ritiene che più del fumo saranno la politica, e l'economia mondiale a determinare la positività o meno del 2017, ma siccome anche la tradizione rivendica la sua parte nel formulare gli auspici, soprattutto se legati alle bizzarrie del meteo in ambito agricolo, oggi ci si sta già attivando per allestire i fuochi epifanici, che verranno accesi domenica dopo il tramonto
fine feste d'anno
" Il pignarul "
Come ogni anno sul finire mi sovviene il ricordo d'una grande catasta di legna piramidale.
Le prime luci erano il tramonto e le stelle. Le lampade che illuminano il gazebo bianco. Poche sigarette aspirate da bocconi di fumo, costruivano cerchi che svanivano come niente. Qualcuno si ricordò di accendere il fuoco. Fiamme avvamparono alte nel gioioso gioco intrecciando rossi tizzoni che salivano con l'aria scaldata dalle stesse. Una patina li cinse come un velo da sposa lasciando cadere scintille di pioggia (cenere spenta) nei buchi neri che li inghiottiva. Fango e erba calpestavano, le scarpe coi lacci annodati ancora lucide di nero.
di Francesco Currò Diritti di copyright Tutelati