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Lanciata la campagna di sensibilizzazione “Difendiamo la nostra terra… non mi abbandonare”anche a Milazzo

Pia Poliina dell'Ordine dei geologi di Sicilia



Coronavirus
Smaltimento di guanti e mascherine
La campagna dei geologi siciliani Milazzo aderisce all'iniziativa

Il logo della campagna di sensibilizzazione lanciata dall'Ordine dei geologi di Sicilia



L'Ordine regionale lancia la campagna di sensibilizzazione per una raccolta amica dell'ambiente

 – L’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, lancia una campagna di sensibilizzazione denominata “Difendiamo la nostra terra… non mi abbandonare”, rivolta a uno smaltimento in sicurezza di guanti e mascherine che la pandemia da Covid-19 ha fatto diventare e farà diventare sempre più oggetti di largo consumo e utilizzati da tutti i cittadini.

La campagna dei geologi siciliani vuole coinvolgere gli amministratori della Regione Sicilia e gli Enti locali invitandoli all’attuazione di procedure che possano prevenire e contenere i rischi di inquinamento qui evidenziati.

Di seguito la Nota dell’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia.

“Con la diffusione nell’anno 2020, su scala mondiale, del virus “Covid-19” è cresciuto esponenzialmente l’uso dei guanti monouso e delle mascherine non solo in ambito sanitario, ma all’interno della società civile, a causa dei rischi conseguenti per l’esposizione al contagio. Tale tendenza continuerà ad accrescersi considerando che gli uomini, le donne e i bambini, nella fase cosiddetta 2, dovranno obbligatoriamente indossare questi DPI (Dispositivi di sicurezza Individuale), unica arma ad oggi disponibile per contrastare il rischio da contagio che ci accompagnerà per un ulteriore periodo, non inferiore a 5/6 mesi. Dai dati forniti della Protezione Civile, si apprende inoltre che ad oggi sono stati distribuiti oltre 150 milioni di guanti monouso e mascherine ma si stima, che nei prossimi mesi a seguire, sino a data attualmente “indefinibile”, il consumo di questi DPI sarà sempre crescente, con una quantificazione presumibile superiore al miliardo di unità. A fronte di tutto questo, l’aspetto che più ci preoccupa è la raccolta e lo smaltimento degli stessi DPI dopo il loro utilizzo, stante l’assenza di linee guida specifiche per la loro gestione come “rifiuto”. Tuttavia, essendo classificati come rifiuti indifferenziati e considerato che la maggior parte della popolazione potrebbe essere asintomatica, guanti e mascherine potrebbero risultare infetti e pertanto da sottomettere a specifiche indicazioni e protocolli in merito alla loro gestione. Ad aggravare questa situazione contingente, si assiste ad un crescente ed incontrollato abbandono di tali guanti per strada, con il rischio di una dispersione oltre che di un accumulo incondizionato nell’ambiente, certamente insostenibile e allo stesso tempo “altamente contaminante” per le diverse matrici ambientali come acqua, terra e aria. Si pensi ad esempio agli effetti e alle proporzioni in termini di contagio che tale smaltimento incontrollato potrebbe avere sui corpi idrici superficiali e sui relativi punti di recapito, sulle spiagge, sugli acquedotti, sui sistemi fognari, così come già rilevato in altre regioni in occasione della drammatica situazione epidemiologica che stiamo attraversando. L’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, ha deciso pertanto di lanciare una campagna di sensibilizzazione denominata “Difendiamo la nostra terra… non mi abbandonare”, per cui, nei prossimi giorni coinvolgerà gli Amministratori della Regione Siciliana e gli Enti locali invitandoli all’attuazione di procedure che possano prevenire e contenere i rischi di inquinamento qui evidenziati. La predisposizione di appositi cestini di raccolta all’uscita degli uffici pubblici, così come di tutte quelle attività produttive, quali supermercati, negozi, luoghi di ristorazione da asporto, e così via, oltre ad una indifferibile campagna di sensibilizzazione, divengono l’unico limite ad un potenziale ma significativo pericolo per la salute pubblica e soprattutto per reprimere un malcostume generalizzato che sta dilagando nelle nostre città dove si assiste all’abbandono di guanti e mascherine per strada, sui marciapiedi o nelle aiuole senza comprendere cosa comportino realmente questi gesti per Noi stessi e per l’ambiente in cui viviamo”.



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