FRANCESCO CONTI: " Il sogno a cui ho dedicato buona parte della mia vita si è realizzato, è stato pubblicato il mio libro di poesie “A VITA È POISIA”.
“A vita è poisia” di Francesco Conti
Collana “Orme di poesia”
A vita è poisia
Il sogno a cui ho dedicato buona parte della mia vita si è realizzato. Dalla casa editrice EDIZIONI SMASHER di Barcellona P.G., è stato pubblicato il mio libro di poesie “A VITA È POISIA”.
“A vita è poisia” è un inno alle proprie origini e alla propria famiglia. Qual è il confine tra ciò che è personale e ciò che può essere collettivizzato affinché dia voce a tutti? La risposta è molto semplice: coloro che leggeranno le poesie di Francesco Conti si ritroveranno anche nelle sfumature più personali e intimistiche. Non si tratta di scovare le poesie lontane dagli ambienti familiari per ritrovarsi. Tutt’altro. Infatti, il macrocosmo, di cui qualche volta si parla anche in termini politici, lo si ritrova nel mondo, né piccolo né ristretto, del nostro autore, anche quando sembra passare attraverso un filtro personale e territoriale.
Le poesie, scritte perlopiù in vernacolo siciliano, sono verbate in modo accurato, con una scelta linguistica e lessicale che permette alle cose di “riappropriarsi” del termine giusto. Francesco Conti ci racconta di sé, della propria famiglia, dei ricordi anche dei genitori, ma anche della contemporaneità fatta di moglie e figli, del paese e delle relazioni, di un amore smisurato ma che si misura nelle piccole cose di ogni giorno, affinché non ci si perda.
Francesco Conti nasce Barcellona Pozzo di Gotto il 10 giugno 1950 da Salvatore operaio edile, deceduto a seguito di un tragico incidente sul lavoro, l’8 agosto del 1958 alla giovane età di 38 anni, maledetta sera quella sera, che ha segnato profondamente i figli ma soprattutto la loro mamma Sebastiana Buglisi originaria di Terme Vigliatore, grande lavoratrice di campagna, deceduta il 9 gennaio 2000 dopo una lunga malattia.
Dopo la morte del papà, pensando al futuro dei figli e considerata la situazione che allora non era di certo buona, la mamma decise che lui (8 anni) e il fratello Giuseppe (6 anni), tramite l’assistenza dell’allora E.N.A.O.L.I. (Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani) continuassero gli studi scolastici in collegio, mentre la sorella Santina (11 anni) giustamente restasse a casa a farle compagnia.
Inizia per lui un lungo peregrinare, già dalle elementari, per proseguire con la Scuola dell’Avviamento e completarlo, dopo 10 anni con il conseguimento del diploma di Elettronica per le Telecomunicazioni, idoneo per un auspicato inserimento nel mercato del lavoro, infatti, a dicembre del 1969 con la qualifica di Tecnico di Centrali Telefoniche è stato assunto a Messina dall’allora S.I.P., continuando poi a seguire, l’attività lavorativa nelle sedi di Milazzo, Barcellona e infine Patti, va in pensione a settembre del 2007.
Negli anni ’70, non da solo, costituisce l’Associazione sportiva PORTO SALVO, ma in quegli anni, il lavoro gli impediva di continuare questa attività ma non di abbandonarla del tutto.
Ma, la passione per il calcio resta e nel 1989, come Dirigente Federale entra nella Delegazione F.I.G.C. di Barcellona P.G., dove per 24 anni ne è stato il Segretario, ed ancora oggi svolge la sua opera di volontariato. Per questa sua attività, nell’anno 2005 gli è stato conferito il Distintivo d’Oro da parte S.G.S. Nazionale; a Roma, nel maggio del 2010, è insignito del Diploma di Benemerenza e nell’ottobre del 2014 a Messina, ha ricevuto dal C.O.N.I. Nazionale, la Stella di Bronzo al Merito Sportivo per l’anno 2013.
A fine anno 1994 insieme ad altri amici, costituisce l’Associazione Socio Culturale Ricreativa “Pro Porto Salvo” che ha scopo principale quello di creare le necessarie attività per risvegliare un paese dormiente, per tanti anni ne assume la carica di Presidente, altre volte perché richiesto, anche di Segretario.
È stata una sfida vinta, infatti, durante gli oltre 10 anni di vita dell’Associazione, tante sono state le iniziative promosse, tra cui, durante festività natalizie il “Presepe vivente”, il concorso “Presepe in famiglia”, la recita del “Pasturatu” (sue alcune poesie), le “Tombolate”, la “Befana per i bambini” ed i “Regali agli Anziani”. In occasione del Carnevale 1995 a recita della poesia “I 12 misi dill’annu” (da lui rielaborata e trascritta in dialetto), in cui ogni personaggio del mese interessato era posto su una moto ape ed entrambi erano addobbati per l’occasione, percorrevano tutte le vie del paese con recita finale nello spazio antistante la nuova Chiesa.
Già dall’età di 16 anni scriveva poesie, ma la sua passione poetica si è rivelata più costante e assidua agli inizi degli anni ’90, con scritture in vernacolo che rappresentano i momenti della vita quotidiana, delle persone e di tutto ciò che colpiva la sua indole di attento osservatore.
In tutti questi anni Francesco Conti ha messo su famiglia; dal 7 settembre 1978 è felicemente sposato con l’Insegnate Provvidenza Calabrò con la quale hanno avuto due figli, Janita e Salvatore, entrambi già sposati e con figli, e dopo tante attività svolte, svolge adesso l’importante compito di nonno amorevole per i nipoti Chiara, Francesco, Antonio e Lavinia.